An Institutional Appeal — World Organization of States – International Parliament for Safety and Peace (WOS-IPSP IGO)

Today, war is not fought only with bombs and tanks. It is fought with manipulated words, distorted images, and narratives carefully constructed to influence minds and shape global public opinion. Those who control information, control perception — and those who control perception, shape the destiny of nations.

Information has become a strategic weapon. Propaganda no longer shouts; it whispers. It does not impose; it persuades. Behind many media systems lie political and economic interests that decide what is shown and what is hidden. Thus, “truth” is written to serve power, not justice or peace.

The examples are many. In Nigeria, distorted narratives fueled divisions. In Gaza, conflicting reports surrounded the bombing of hospitals and shelters. In Iraq, lies about weapons of mass destruction justified war. In Afghanistan, a so-called “peace mission” concealed an endless conflict. In Vietnam, a fabricated incident led to war. In Rwanda, silence allowed a genocide to unfold.

These are not isolated mistakes. They are instruments of power, invisible weapons that destroy trust, justice, and international stability. And the highest price is always paid by civilians, especially children and the most vulnerable.

Defending truth is defending peace. Disinformation thrives on passivity and superficiality. A single misleading headline can shape the narrative of entire societies. Reading beyond titles, verifying sources, checking dates, and comparing multiple accounts is an act of civic resistance.

Images can lie too. Photos and videos reused from other contexts create false realities. Critical thinking is not suspicion — it is a tool of freedom and defense.

This appeal is a call to the international community to defend truth as a foundation of peace, security, and justice.

World Organization of States – International Parliament for Safety and Peace (WOS-IPSP IGO)
www.wos-ipsp.org

Italian
La guerra alla verità: una nuova arma di distruzione di massa

Appello istituzionale — World Organization of States – International Parliament for Safety and Peace (WOS-IPSP IGO)

Oggi la guerra non si combatte solo con bombe e carri armati. Si combatte con parole manipolate, immagini distorte e narrazioni costruite con cura per influenzare le menti e orientare l’opinione pubblica globale. Chi controlla l’informazione controlla la percezione. E chi controlla la percezione, determina il destino dei popoli e delle nazioni.

L’informazione è diventata una vera e propria arma strategica. La propaganda non grida più: sussurra. Non impone: persuade. Dietro molti sistemi mediatici si celano interessi politici ed economici che decidono cosa mostrare e cosa nascondere. Così, la “verità” viene scritta per servire il potere e non la giustizia o la pace.

Gli esempi sono numerosi. In Nigeria, narrazioni distorte hanno alimentato divisioni e ostilità. A Gaza, notizie contraddittorie hanno accompagnato il bombardamento di ospedali e rifugi civili. In Iraq, menzogne sulle armi di distruzione di massa hanno giustificato una guerra. In Afghanistan, una presunta “missione di pace” ha celato un conflitto senza fine. In Vietnam, un incidente inventato ha trascinato il mondo nella guerra. In Ruanda, il silenzio mediatico ha permesso che un genocidio si consumasse nell’indifferenza.

Questi non sono errori isolati: sono strumenti di potere. Sono armi invisibili che distruggono fiducia, giustizia, stabilità e sicurezza internazionale. E come sempre, a pagare il prezzo più alto sono i civili, in particolare i bambini e i più vulnerabili.

Difendere la verità significa difendere la pace. La disinformazione prospera sulla superficialità e sull’inerzia. Un titolo fuorviante può influenzare la percezione di intere società. Leggere oltre i titoli, verificare le fonti, controllare date e autori, confrontare più versioni dei fatti: sono gesti semplici ma potenti, veri atti di resistenza civile.

Anche le immagini possono mentire. Fotografie e video riciclati da altri contesti creano realtà artificiali e manipolate. Il pensiero critico non è sfiducia: è uno strumento di libertà e di autodifesa.

Questo appello è rivolto alla comunità internazionale: difendere la verità significa proteggere le fondamenta della pace, della sicurezza e della giustizia.

World Organization of States – International Parliament for Safety and Peace (WOS-IPSP IGO)
www.wos-ipsp.org