INTERVISTA A SUA ECCELLENZA EUGENIO LAI, PRESIDENTE DELL’IPSP-WOS
“Oltre 50 guerre nel mondo: serve una diplomazia morale e coraggiosa”
D: Eccellenza, il mondo oggi è attraversato da più di 50 conflitti armati. Come giudica questa situazione e qual è il ruolo dell’IPSP-WOS?
Eugenio Lai:
Viviamo un tempo tragico, segnato da oltre 50 guerre attive in ogni continente. Molte di queste sono dimenticate, altre vengono strumentalizzate. Il Parlamento Internazionale per la Sicurezza e la Pace – World Organization of States (IPSP-WOS) nasce proprio per dare voce alla pace e alla cooperazione tra i popoli. Il nostro compito è diplomatico, ma anche etico: rifiutiamo l’indifferenza e promuoviamo un modello alternativo di relazioni internazionali basato sul dialogo, sulla sicurezza umana e sul rispetto reciproco tra Stati e culture.
D: Cosa rende diverso l’approccio dell’IPSP-WOS rispetto ad altri enti internazionali?
Eugenio Lai:
Noi non siamo vincolati da logiche di potere né da giochi geopolitici. L’IPSP-WOS è un’organizzazione intergovernativa autonoma, fondata su ideali umanitari. La nostra forza è quella della neutralità attiva: agiamo come ponte tra governi, società civili, minoranze religiose, e attori sociali spesso esclusi dai grandi tavoli di trattativa. Proponiamo raccomandazioni legislative, missioni di pace, e riconoscimenti simbolici per rafforzare i processi di riconciliazione.
D: Quali sono le principali crisi su cui oggi l’IPSP-WOS è impegnato?
Eugenio Lai:
Stiamo seguendo con attenzione i conflitti in Medio Oriente, il dramma della regione del Sahel, l’instabilità nei Balcani e le tensioni in alcune aree dell’America Latina. Collaboriamo con partner locali e internazionali per facilitare il dialogo, e in alcuni casi – come in Africa – abbiamo già firmato accordi di sede che ci permettono di intervenire direttamente in ambito diplomatico e formativo.
D: Qual è, secondo Lei, la radice profonda di questi conflitti?
Eugenio Lai:
Dietro ogni guerra ci sono spesso ingiustizie non risolte, interessi economici, e una cultura della violenza che viene trasmessa da generazione a generazione. Ma c’è anche una grave crisi dei valori. Per questo l’IPSP-WOS promuove non solo trattative politiche, ma anche un’educazione alla pace e alla responsabilità globale. Senza una visione spirituale e umanistica, la diplomazia si svuota.
D: Cosa desidera trasmettere ai giovani e alle nuove generazioni che vedono un mondo diviso e confuso?
Eugenio Lai:
Ai giovani dico: non arrendetevi alla guerra. Ogni parola di giustizia, ogni gesto di pace, ogni iniziativa di dialogo può cambiare il destino di una nazione. L’IPSP-WOS è al vostro fianco. Costruite ponti, non muri. Siate protagonisti della diplomazia morale del futuro.
D: Un messaggio finale per la comunità internazionale?
Eugenio Lai:
La pace non è un’utopia, è una scelta. Ma va difesa ogni giorno, con fermezza e coerenza. Invito tutti i governi, le ONG, le istituzioni religiose e culturali a unirsi a noi. È il momento di mettere da parte gli egoismi e lavorare insieme per il bene comune. Oggi più che mai, il mondo ha bisogno di diplomazia coraggiosa.