Nel contesto delle attuali trasformazioni geopolitiche, la mobilità umana rappresenta uno dei principali fattori strutturali che incidono sulla sicurezza internazionale, sulla stabilità regionale e sulla tenuta degli equilibri sociali ed economici. La migrazione non può essere affrontata come fenomeno emergenziale o esclusivamente umanitario, ma deve essere inserita in una visione strategica fondata sulla cooperazione tra Stati e sul rispetto del diritto internazionale.
La World Organization of the States – International Parliament for Safety and Peace (WOS-IPSP) considera la gestione della migrazione una componente essenziale delle politiche di sicurezza e sviluppo sostenibile. Flussi migratori non governati alimentano instabilità, traffici illeciti, sfruttamento umano e tensioni sociali, mentre politiche coordinate e responsabili contribuiscono alla prevenzione dei conflitti, alla crescita economica e al rafforzamento della coesione tra i popoli.
I migranti rappresentano una risorsa umana, economica e culturale quando vengono inseriti in sistemi regolati, sicuri e rispettosi della dignità della persona. Il contributo della mobilità umana allo sviluppo dei Paesi di origine e di destinazione dimostra come la cooperazione internazionale possa trasformare una sfida globale in un’opportunità condivisa, riducendo le cause profonde dell’instabilità e favorendo percorsi di pace duratura.
Il WOS-IPSP richiama gli Stati membri alla necessità di adottare strategie comuni che pongano al centro la sicurezza delle persone, il contrasto alle reti criminali transnazionali e la tutela dei diritti fondamentali. Solo attraverso una governance multilaterale della migrazione è possibile garantire ordine, legalità e rispetto reciproco, elementi indispensabili per un sistema internazionale fondato sulla pace e sulla responsabilità collettiva.
La migrazione, quando regolata e condivisa, diventa uno strumento di dialogo tra civiltà e un pilastro per la costruzione di un ordine mondiale più stabile, equo e sicuro.


