by Eugenio Lai, President of WOS – IPSP
We live in a decisive time for the destiny of the Earth. Natural resources, which should be safeguarded as a precious gift for all generations, are being consumed with alarming speed and carelessness. Seas and oceans are polluted, the air we breathe is poisoned, glaciers are melting, while storms and tsunamis multiply with increasing force.
Is it possible that we do not see the warnings that God and nature are sending us? These are not simple natural phenomena, but unequivocal signs of a broken balance.
The urgent and direct question we must ask is: can we still save the Earth?
We are all inhabitants of the same home, suspended in space like a fragile sphere. No one is excluded: even the wealthy and their children will be affected by the consequences of a devastated planet. Yet, in the logic of profit alone, the common future is being sacrificed, even at the risk of endangering one’s own family.
WOS – IPSP, in its mission of peace and cooperation among peoples, today calls on governments, institutions, and citizens for a global awakening. The challenge is not only ecological but also ethical: life on Earth is a sacred heritage, and its protection is a duty that transcends borders and particular interests.
We cannot delay any longer. Either we act together with courage and responsibility, or we will be remembered as the generation that betrayed the greatest gift: our Earth.
Le risorse mondiali e il futuro dell’umanità
di Eugenio Lai, Presidente del WOS – IPSP
Viviamo un tempo decisivo per il destino della Terra. Le risorse naturali, che dovrebbero essere custodite come dono prezioso per tutte le generazioni, vengono consumate con una velocità e una superficialità allarmanti. Mari e oceani sono inquinati, l’aria che respiriamo è avvelenata, i ghiacciai si sciolgono, mentre tempeste e maremoti si moltiplicano con forza crescente.
Possibile che non ci accorgiamo delle avvisaglie che Dio e la natura ci inviano? Non sono semplici fenomeni naturali, ma segnali inequivocabili di un equilibrio spezzato.
La domanda che dobbiamo porci è urgente e diretta: possiamo ancora salvare la Terra?
Siamo tutti abitanti della stessa casa, sospesa nello spazio come una fragile palla. Nessuno è escluso: anche il ricco e i suoi figli saranno colpiti dalle conseguenze di un pianeta devastato. Eppure, per la logica del solo profitto, si continua a sacrificare il futuro comune, mettendo a rischio persino la propria famiglia.
Il WOS – IPSP, nel suo mandato di pace e cooperazione tra i popoli, richiama oggi governi, istituzioni e cittadini a una presa di coscienza globale. La sfida non è solo ecologica, ma etica: la vita sulla Terra è un patrimonio sacro, e la sua tutela è un dovere che trascende confini e interessi particolari.
Non possiamo più rinviare. O agiamo insieme con coraggio e responsabilità, o saremo ricordati come la generazione che ha tradito il dono più grande: la nostra Terra.